giovedì 13 agosto 2009

Lunedì 17 agosto "Hey Hey Odelay!"


"Arriva Odelay!" e ora arriva anche il suo (mini)festival, momento topico di questa piccola rassegna. Cambia il nome ma non la sostanza - nè, purtroppo, il budget :(. Se un tempo infatti ci avete conosciuti per il "Give me indie!!!" sappiate che "Hey Hey Odelay!" ne è l'erede diretto. Come già in passato, facciamo un distillato dei nostri ascolti e e diamo una piccola ribalta a nomi nuovi che meritano che meritano. Made in Italy, certo, ma che importa.
Brain Olotester > Girl With the Gun > Gentlemen's Agreement
E'o no una scaletta di gran classe? Quest'anno abbiamo pure la vidimazione per qualità da parte del giornalista-blogger Enzo "Polaroid" (Radio Città del Capo, Polaroidblog, Rolling Stone), che ci infila le sue selezioni tra un artista e l'altro e chiude la serata in coppia con l'amico Federico "La Belle Epop".
Qui sotto invece vi attacco il pezzo un po' in ufficiostampese che troverete in giro qua e là per siti e blog.

Un mini-festival folk-pop con tre nomi nuovi dell’indie “made in Italy”, tutti al loro esordio discografico, tutti legati in qualche modo visionario al folk. Apre uno dei nuovi talenti della nostra zona, Brain Olotester, un altro dei genietti che ogni tanto sbucano da queste parti. Giuseppe Calignano non fa musica convenzionale, ma state sicuri che riuscirà ad incantare ugualmente con l’eleganza delle sue sperimentazioni e con la varietà e l’originalità degli arrangiamenti. Dopo di lui una recente formazione di due assi della scena locale: Populous e Matilde de Rubertis sono insieme Girl With the Gun. Se il primo è un giovane producer di elettronica “da camera” e già enfant prodige conosciuto nel mondo, lei è una cantante strepitosa con delle belle esperienze alle spalle (Studiodavoli e numerose collaborazioni con i produttori di easy listening italiano). La loro creatura è una sorta di pop folk, che rimesta arrangiamenti tipici di un folk psichedelico del passato (certi Pink Floyd, Nick Drake, Tim Buckley) con iniezioni di elettronica contemporanea. Glitch e riverberazioni stranianti rispetto a quel suono vintage. Per il live accompagna anche Moreno di Thousands Millions. La botta grossa della serata la fanno però i napoletani Gentlemen’s Agreement. Quattro napoletani che sembrano usciti dalle campagne del far west mentre sono appena fuori le periferie di Napoli, sono un capolavoro da vedere e da sentire. Folk, vaudeville, burlesque, country ai confini con il rock and roll: una delizia. Una delle migliori cose italiane di oggi e di sempre!

A lunedì allora! E se avete intenzione di disertare, sappiate che non c'è un emerito in giro!

Rico



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