mercoledì 17 febbraio 2010

Whatta do. Guida antidepressiva al fine settimana salentino

Gira gira a sopperire alla mancanza di serate in Salento sono sempre i soliti: Sotterranei e Istanbul Cafè. Almeno gli diamo la medaglia per l’impegno.
Giovedì 18. I Sotterranei ci propongono sempre le loro cose scacciafighe. Senza offesa alcuna, perché in molti casi si tratta di buoni artistoidi alieni dal biz, o fuori proprio dal mondo, che in pochi possono apprezzare, in pratica solo i Blow Up addicted, dieci persone in tutto. Stavolta suonano i RUNI, portavoce in Italia dell’(anti)estetica no wave e nome ormai storico dell’etichetta Wallace Records. Post punk, rumorismi, urla e recitato, ora anche sicilianismi. Gente che forse non porta manco le Vans tanto non gliene fotte niente.
Venerdì 19. L’altro posto che ospita musica live di buon livello è sempre l’Istanbul Cafè di Squinzano. Oggi gli Hacienda, di cui abbiamo già parlato e che avevamo concordato di portare noi di Odelay, non fosse che il diavolo ci mise la coda di mezzo. Comunque, ora vengono grazie a quelli di Rocketta. La band è di tutto rispetto, sembrano inglesi, quindi, per chi si fa suggestionare dalle cose estere, faccia finta che siano inglesi, che l’effetto è proprio quello.
Sabato 20. Niente live, ma un documentario che dovrebbe essere interessante. Si tratta di Crollo Nervoso, di Pierpaolo de Lulis, con lui presente in sala. La storia della new wave italiana degli anni Ottanta. È alla libreria Ergot, di pomeriggio. Troverete le info su Coolclub.it.
Per qualche facinoroso che sfida l’inverno in nome della musica, ci sarebbero anche i Jennifer Gentle a Trani, forse accompagnati da quelli dei Verdena.
Domenica, riposino in pace.

rico

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