mercoledì 1 settembre 2010

Nel limbo settembrino con i Coral


Dovevamo passarvelo già prima dell’estate, ma forse Butterfly House è meglio tirarlo fuori ora, in questo limbo stagionale in cui le spiagge sono solo dei posacenere da dehors con un po’ di gente dentro.
Settembre è un po’ morire, ma è meglio morire dolcemente, no? Per questo, i Coral. Dodici tracce che confermano e perfezionano il loro pop folk dalle tinte psichedeliche e cinematiche, sixties per vocazione e non per nostalgia. Ci hanno abituato ad album imperlati di pezzi magnifici, e anche stavolta non stupiscono ma regalano ancora grandi melodie e tante cupe suggestioni.
Evidenziamo: la vibrante More tha a Lover; Sandhills, con classico motivetto corallino (loro marchio di fabbrica, ricordate In the Morning?); la drammatica e “corale” titletrack Butterfly House; la scurissima She is Coming Around; il singolo 1000 years che vi postiamo qui sotto. Si confermano una delle migliori band degli anni Zero, immeritatamente sottovalutati in favore di cugini british come Editors, Bloc Party o Fratellis vari, per esempio. Pensa che una volta andai a Ferrara apposta per i Coral e me li persi perché arrivai tardi. Ma il guaio non sarebbe successo se non fossero stati “il gruppo spalla” degli Arctic Monkeys dei quali non mi fregava una minkias. Ingiustizie che creano altre ingiustizie… come è giusto che sia nello star system della musica pop.

Rico
ps: nella versione che mi hanno scaricato le tracce sono 18! Cercatevela, perchè non potete assolutamente perdervi quel pezzo che si chiama Another Way, senza il solito James Skelly ma con un'altra voce efebica che piacerà molto ai fan di Panda Bear


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