Non vorrei che arrivi la fine dell’anno e che non abbiamo segnalato uno dei migliori dischi dell’anno, Teen Dream dei Beach House, (Sub Pop/Bella Union, 2010), fuori già da un po' di mesi. I Beach House mi sono tornati in mente durante uno di quei concerti per band dell’università che fanno a Lecce. Pensavo che il nostro corrispettivo del termine americano “college” è “ateneo” che è sinonimo di rock qualunquista, metal tamarro e, per le ragazze, un non meglio specificato, obsoleto e banalissimo “dark” – termine che, ormai si sa, è usato solo in Italia mentre nel resto del mondo si parla di goth(ic). Il dark delle ragazze che popolano gli atenei italiani, e quelli del sud in particolare, consiste quasi esclusivamente nella mise viola-nero che conosciamo fatta di leggins neri, gonnelle in tulle, calze a rete, ciocche viola, i piedi nei carri armati, un sacco di metallo sparso sul corpo, eyeliner , viso da zombie ecc.
Io capisco il malessere di queste anime malconce e capisco anche che uno dei modi per fuggire a questa vita di provincia fatta di pochezza e materialismo sia quello di rifugiarsi nel trascendentale, nel mistico, nel dionisiaco, talvolta nell’occulto. Però vorrei suggerire, se posso, a queste ragazze, che esiste anche un modo nobile di avvicinarsi a quell’altro mondo lì per sfuggire a questo qui, che possono anche essere “dark”ma con un po’ di grazia addosso. Che possono abbandonare pure i loro ascolti black e goth metal, la dark wave quando va bene, i Cranberries quando va male, e passare ad altro.
Per questo, si facciano una dose di Beach House e imparino da Victoria Legrand. A partire dal video qui sotto.
rico
ps: per un approfondimento sulla materia vi mando al sito Le Malvestite
Io capisco il malessere di queste anime malconce e capisco anche che uno dei modi per fuggire a questa vita di provincia fatta di pochezza e materialismo sia quello di rifugiarsi nel trascendentale, nel mistico, nel dionisiaco, talvolta nell’occulto. Però vorrei suggerire, se posso, a queste ragazze, che esiste anche un modo nobile di avvicinarsi a quell’altro mondo lì per sfuggire a questo qui, che possono anche essere “dark”ma con un po’ di grazia addosso. Che possono abbandonare pure i loro ascolti black e goth metal, la dark wave quando va bene, i Cranberries quando va male, e passare ad altro.
Per questo, si facciano una dose di Beach House e imparino da Victoria Legrand. A partire dal video qui sotto.
rico
ps: per un approfondimento sulla materia vi mando al sito Le Malvestite
combà yo ti canoscu a te e no ci ti la do, no mmi piaci perchè no tieni la la voce acida
RispondiElimina?????
ahahahaahah ti ho riconosciuta *********! Ma tu te lo puoi permettere a vestirti come ti vesti!
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guarda caso, mi trovavo proprio in puglia quando hanno suonato da noi, qui in germania, questo agosto. cmq, chi vuole godersi un pò di foto: http://www.gig-blog.net/?page_id=7306
RispondiEliminaper chi invece mastica il tedesco l'articolo;-): http://www.gig-blog.net/2010/08/19/beach-house-18-08-2010-manufaktur-schorndorf/