Quinta edizione per il Keep Cool festival di Coolclub. Una serie di concerti da aprile a giugno divisi tra Officine Cantelmo, Palazzo Marchesale di Novoli, Istanbul Cafè. I nomi tutti validi anche se non grossissimi. Gli stessi organizzatori lo ammettono onestamente definendo la programmazione "interessante ma non eclatante". Ma non è un problema, quando c'è della ricerca dietro. E poi c'è carne a sufficienza sulla brace per potersi non dico abbuffare, ma almeno sfamare. Piacciono anche gli intenti dell'iniziativa, fatta - se ho ben interpretato le loro parole - non per rivoluzionare o per scatenare clamore, ma per offrire, oltre che un intrattenimento diverso dalle solite tribute band, dei termini di confronto importanti per chi ama la musica e si impegna a suonare qui da noi. Vedere sempre le solite facce fa male, malissimo, così un po' di volti da Inghilterra (Aidan Smith), Francia (Piers Faccini), Canada (Phonemes e Forest City Lovers) non fanno che rinfrescarci un po'.
Keep Cool significa anche qualcosa come "stai rilassato", ed è perciò uno slogan che traccia una direzione divergente rispetto all'avvicendarsi frenetico, caciarone ed effimero sia della musica mainstream che quella di MTV/myspce. Un po' come dire che Cool Club si schiera con la parte slow della modernità (e io mi associo a loro).
Le date di Keep Cool ve le andrete a cercare da soli qui . Noi ve le ricorderemo volta per volta.
rico
Keep Cool significa anche qualcosa come "stai rilassato", ed è perciò uno slogan che traccia una direzione divergente rispetto all'avvicendarsi frenetico, caciarone ed effimero sia della musica mainstream che quella di MTV/myspce. Un po' come dire che Cool Club si schiera con la parte slow della modernità (e io mi associo a loro).
Le date di Keep Cool ve le andrete a cercare da soli qui . Noi ve le ricorderemo volta per volta.
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