The Night James Brown Saved Boston (Usa 2008) di David Leaf
Non si definiva un’attivista James Brown. Aveva le sue idee certo: la rivoluzione arriverà e sarà violenta, altro che quelle mosce manifestazioni a base di resistenza passiva volute dal reverendo Martin Luther King Jr. Eppure, almeno per una notte, la stella della musica ha abbracciato il pragmatismo del leader afroamericano e ha portato la città di Boston a superare indenne una delle notti più difficili della sua storia. Tutto questo è raccontanto nel documentario The Night James Brown Saved Boston di David Leaf (quello di US vs John Lennon e Beautiful Dreamer: Brian Wilson and the Story of 'Smile’), attraverso le testimonianze di storici e personaggi coinvolti nell’affaire e vicini a James Brown. Le cose andarono grosso modo così: a poche ore dall’assassinio di M.L. King i ghetti delle città americane sono in preda a disordini e violenze. James Brown deve suonare a Boston e il sindaco della città non è affatto contento, teme che la popolazione afroamericana radunata per il concerto possa dar vita a una sommossa. Bisogna far stare la gente a casa, pensa, e affida la diretta televisiva dell'evento ad una TV locale. James Brown è contrariato, ovviamente, molta gente non lo andrà a vedere e non pagherà il biglietto, il primo cittadino di Boston lo rassicura promettendogli un cospicuo risarcimento ma alla fine James Brown ne intascherà solo le briciole. Lo spettacolo, però, è vedere la macchina del sesso che tiene a bada i suoi negretti che saltano sul palco, difendendoli dalla polizia e incitandoli a provare orgoglio per la propria identità (say it loud, I'm black and I'm proud) e per questo ad evitare qualsiasi scontro.
L'ospite inatteso (the Visitor, Usa 2007) di Thomas McCarthy
Ci sono film che non conquistano subito. Bisogna aspettare e lasciare che la nostra voglia di divertirci si faccia da parte e lasci il posto alla necessità di capire. L’ospite inatteso è un film dall’andatura lenta, che ci lascia il tempo di sorridere e di provare pena per i nostri simili. E’ la storia di un docente universitario americano che si ritrova a condividere la sua casa con una coppia di giovani immigrati irregolari, lui musicista, siriano, lei venditrice di collanine, senegalese, e di come questa convivenza finisca per cause inspiegabili, o meglio incomprensibili a chi guardi all’umanità al di là degli schemi del diritto. L’amicizia tra il prof e Tarek il siriano nasce dall’amore per la musica: l’americano vuole imparare a suonare il pianoforte (simbolo di individualismo e di solitudine in questo film) mentre il giovane lo convince a provare il jambè (le percussioni africane, da suonare insieme, e più si è meglio è) e gli regala un disco di Fela Kuti, perché possa trarne ispirazione. Ma la violenza delle leggi sull’immigrazione e dei suoi zelanti esecutori mette fine a questo delicato rapporto e pone le premesse per il naufragio di una civiltà.
brasi
brasi vogliamo anche la sezione cinema su odelay!
RispondiEliminatone
Io sto approfittando della fibra ottica di mia sorella a Milano ed ecco che mi ero dimenticato L'OSPITE INATTESO, film che volevo andare a vedere al cinema, ma che mi sono perso. Denghiu Brasi, rimedio immediatamente.
RispondiEliminaAndrea
anche noi abbiamo approfittato della fibra ottica...pensa te!
RispondiEliminapensa, andrea, che io ieri volevo vedere un film di mazzate :-D
RispondiEliminabrà
grazie brasi
RispondiEliminaGuarda che pacco Fela Kuti!
RispondiEliminaahahah...
RispondiEliminaX disgui: di niente, ma soprattutto... "in che senso?" :-D
sbrà
nel senso che mi hai ricordato di "prendere" l'ospite inatteso :P
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