venerdì 1 ottobre 2010

Resoconto FAME festival. Due chiacchiere con l'organizzatore

Dopo un anno torniamo a parlare del FAME festival di Grottaglie (TA). Per chi si sia sintonizzato con noi solo nel 2010, si tratta di un “graffiti event” che potreste vedere in una delle capitali del mondo invece no è a Grottaglie. L’idea è di una mente diabolica, si chiama Angelino Milano, una volpe fuckin’pugliese. Lo conosco di persona perché andavamo alla stessa università a Bologna. All’epoca le compagne si bagnavano semplicemente nominandolo ed era una cosa che un po’ faceva invidia (per fortuna l’invidia scemava osservando queste sfigate con la lingua slimy e le fotocopie trinciate nel cervello). Aneddoti a parte, Angelo è uno furbo veramente, un mezzo genio del male che, per fortuna di tutti, si è consegnato all’arte e alla provocazione piuttosto che ai partiti politici.
Il suo festival consiste in un’idea tanto semplice quanto impossibile, folle, temeraria: portare degli artisti di calibro internazionale come Blu ed Erica il Cane - clicca qui - in un paesotto del sud italia più ignorante e fargli impiastricciare i muri delle case, private, abitate, con dei capolavori di proporzioni gargantuesche - o lillipuziane nel caso di Slinkachu - che avranno rivalutato la città di, a occhio e croce, 300-500mila euro… secondo me. Non si sa come l’Angelo Ribelle abbia fatto a convincere queste star dei muri, perché in palio non c’era un euro. È un segreto che non ci svela. Qui sotto due chiacchiere con lui.

Ciao angelo, la prima cosa che ti voglio chiedere è come mai la tua creatura, il Fame, non ha un’eco enorme qui da noi. Voglio dire, stai facendo una cosa credo unica al mondo, portare dei grandi artisti a mettere firme giganti in un cazzo di paese del sud italia, suppongo bigotto e ignorante come gli altri (con tutto il rispetto…), e qui in pochi lo sanno. Mi sembra evidente che sia una tua scelta di indifferenza nei confronti dei local natives.. O mi sbaglio?
A me piace un sacco che attorno, a stretto contatto, con FAME ci sia gente che non sta capendo un cazzo. Per citare un amico, non c'è niente di strano in una cabina telefonica e ancora meno in una mandria di buoi. È se le metti insieme ste due cose che il risultato è strano. Cosi è stato all'inizio. Artisti internazionali + grottagliesi durante le vacanze estive. Che combo micidiale.
Per quanto riguarda l'eco, mi piace che non ce ne sia in scala locale, proprio perchè è in assenza di informazioni che la gente qui si fa domande, e con un disegno enorme davanti agli occhi un pensierino sei quasi costretto a farlo. è solo di questo che abbiamo bisogno a grottaglie. Chiederci se tutto va bene, se c'è qualcosa che ci turba. Se c'è qualcosa in più o in meno. E soprattutto, se c'è qualcuno che ce la sta mettendo in culo. Purtroppo mio caro, devo riscontrare che quest'anno si sono interessati in molti, moltissimi, è girata la voce e ormai il festival è ben noto a tutti. È quasi prassi. Laddove prassi = noia e silenzio mortale.
Ne deriva che a dire una cosa oggi ti ascoltano in 100, contro i 10 del primo anno, ma il potere comunicativo dell'evento, la botta, è calata tantissimo. Perchè tutti sanno, perchè tutti ti sorridono. Io preferivo le facce da “CCE CAZZO ETE QUIRO!?!”
Ci faresti un resoconto di questa edizione? Quello che ti va di dire.
È stato un gran bel festival. Così a caldo magari sputo fuoco. Fra qualche mese ti risponderei più malinconico. la malinconia di solito mi fa guardare indietro con occhi positivi e anche la merda sembra profumare. Oggi puzza ancora, quindi... Ho lavorato troppo, mi sono stressato, ho confermato la mia teoria che vede gli artisti come ego maniaci e lo stereotipo comune dell'artista come un dramma dei nostri tempi (ma guarda quello come è vestito! Ah si, ma sai lui è un'artista – ma guarda quello come cammina! Ah si, ma sai lui è un'artista – ma guarda quello come tratta di merda la gente! Ah si ma sai, lui è un'artista può fare quel cazzo che gli pare, è un'artista).
Ho avuto nuovamente modo di schifarmi delle istituzioni tutte (con cui ci tengo a dirlo, non ho nessun tipo di contatto) ed ho ancora una volta trovato conforto nell' illegalità, che da anni a questa parte mi apre gli occhi su quanto il nostro sistema culturale tutto sia basato su folli idee degne di un regima idiota.
Credo che se mi rifacessi sta domanda fra dei mesi ti direi che ho conosciuto gente bellissima e mi sono divertito tantissimo.
Ci spieghi il trucco: come hai convinto personalità come Blu ed Erica il Cane, ormai superstar internazionali del graffito, a venire ad agosto a lavorare qui. Insomma, è una cosa che fanno gli immigrati coi meloni… Immagino che non ci siano molti soldini per la cosa: cosa gli hai promesso?
Ti ho mai invitato a pranzo a casa di mia mamma?
Con il comune come è andata? Assessori che rompono le palle, cose così.. I Grottagliesi si stanno prendendo bene? Non cominciano finalmente a inorgoglirsi, a sentirsi cittadini di una città d’arte, per giunta di arte metropolitana!?
Io odio il comune di Grottaglie. È popolato da piccoli uomini e tristi, tristissime donne.
Questa gente è preparata sulla gestione del denaro pubblico e sull'amministrazione di una città quanto lo sarebbe una squadra di marmisti del peloponneso sorteggiata a caso. Il loro interesse per la comunità è assolutamente NULLO. Temo che perfino i marmisti non avrebbero mai permesso all'ecolevante di installare una loro inutilissima (per noi) discarica di rifiuti speciali provenienti da fuori e fuorissimo. I nostri mitici assessori quasi se ne vantano, davanti al dissenso della loro gente.
Hanno smesso di rompere le palle sul festival perchè il primo anno l'hanno fatta grossa cancellando un'opera di erica il cane a cui tutto il paese si era affezionato e l'anno scorso l'hanno fatta grossissima, facendosi inculare da un presunto figlio di Dali – fintissimo - che ha esposto al castello episcopio. La mostra, annunciata da tanto di poster “DALI IN MOSTRA” era popolata da gente incredula, sbigottita dalla truffa totale a cui stavano assistendo. Credo si trattasse di una cazzatina costataci 30'000 euro di denaro pubblico. Non so se mi spiego.
Guarda la smetto qui altrimenti va a finire che mi prendo una querela, diocane, non tanto per me ma per loro, che non sapendo leggere e scrivere ci metterebbero un sacco.
Per quando riguarda i cittadini, loro si, loro sono contenti, cosi sembra, ci offrono da bere quando siamo li a lavorare e come ti dicevo prima, sorridono quando ci vedono per strada.
Hai altri progetti diabolici nel territorio?
Si, ne ho. Forse però mollo il festival sai?
Ha troppi consensi ora per essere ancora divertente e a me piace fare casino.
Vediamo un po.

Ok. intervista finita. Potete andare a visitare le opere quando vi pare, mentre, solo per dieci giorni ancora c'è l'esposizione con i video e gli altri lavori a misura d'uomo. Andate sul sito e capite tutto meglio da lì: www.famefestival.it . Qui sotto il video opera d'arte totale fatto con Blu e David Ellis l'anno scorso.

rico

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