venerdì 7 gennaio 2011

The Thermals al quinto disco, maturo ma non troppo


Ci sono alcune ragioni per cui non si può non dare almeno un piccolo merito ad Hutch e Kathy, menti del progetto dal 2002, chitarra e basso dei Thermals. I ragazzi provengono da Portland, sono al secondo disco con la Kill Rock Stars, dopo anni di militanza nella Sub pop, scrivendo canzoni che guardavano con ammirazione a Pixies e Afgan Whigs, e che a parole odiavano il sistema-Bush. Urgenza a pacchi trasmessa in pezzi come How we know, No culture icons, accompagnata talvolta dalla sensazione di poter fare il pezzo-Mtv (Pillar of salt). Sin dal titolo, Personal Life, stavolta rendono chiare le proprie intenzioni a molti. I Thermals sembrano essersi presi una pausa dopo tanto furore giovanile, in favore di una dimensione più raccolta, quasi più dolce, di certo un po’ in ombra finora. Tutto il disco guarda alle piccole vicende amorose decantate in pezzi come Only for you, Your Love is so strong, lasciando al singolo I don’t believe you il trucco dei giorni migliori. La scrittura rimane ugualmente un punto di forza dei nostri ( Not Like Any Other Feeling), così come voce e lyrics di Hutch, sempre molto da “Adolescents”. Questa infatti la dimensione ultima del gruppo, che stavolta ha dato pochi frutti ma buoni.

Al M.


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