domenica 27 marzo 2011

Jogger, davvero un piacere.

Qui da noi nessuno se li è filati più di tanto, può succedere, per carità. I Jogger spuntano fuori dal nulla, pescati da Daedalus e la sua etichetta,anzi da una sua nuova sussidiaria se così possiamo dire, la Magical Properties.Arrivano da Los Angeles e hanno le carte giuste per diventare un piccolo fenomeno nei mesi a venire.

Il disco è del 2010, il titolo dà già un’idea di precisa prima ancora dell’ascolto, oltreché molto attuale: una valanga di spunti, suoni, influenze accorpati con lo scopo preciso di dare ogni volta un sapore diverso. Le voci di Amir ( chitarre, violino) e Jonathan (laptop, controller) non sono mai banali (Napping Captain, In America), ed il taglia e cuci del duo ci regala canzoni come Gorilla Meat e Champing at the bit, fino al singolo davvero geniale Nephicide: un viaggio allucinato tra metal, Aphex Twin e Club 8, con tanto di video da rivedere per giorni. Insomma un piccolo personale viaggio a spasso tra pop anni duemila , folk ed una sorta di elettronica “gentile” che fa da sfondo al tutto.Dove li posizioniamo sullo scaffale? Non ho idea, i ragazzi dimostrano un gusto fuori dal comune per fare un disco del genere, li aspettiamo a braccia aperte anche in Italia, se qualcuno si sveglia.Respect.

PS. Vorrei tanto fare come gli scugnizzi nel video almeno per una volta. A vous.

Alècs M.

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