lunedì 23 maggio 2011

Primavera Sound. Il festival di musica indie più importante del mondo. Vi faremo sapere


Non tutti, nel mondo, hanno la possibilità di vivere appieno la musica “dal vivo”. Ad esempio quelli del sud Italia sono sicuramente molto sfigati da questo punto di vista. C’è però la possibilità di godersi il meglio (il meglio secondo noi) della musica più à la page tutto in una volta, con una grande, nauseabonda, scorpacciata di live. La soluzione si chiama Primavera Sound. Prenoti l’aereo per Barcellona e l’abbonamento del festival per tempo e con una cifra decente ti fai un up-to-grade completo, così puoi anche vantarti con gli amici di essere al passo pur vivendo nel buco di culo del Tacco d’Italia.
Puoi stare certo infatti di trovarci almeno 9 su 10 dei nomi più “indie” e più “intelligent” degli ultimi due o tre anni, e anche qualche vecchio dinosauro del passato. Tipo, tutte le cose internazionali che vi suggeriamo su questo blog fetente le potete vedere al Primavera Sound.
È inutile stare a fare troppi nomi, innanzitutto perché li trovate tutti qui e poi perché sono circa centocinquanta e tutti pezzi grossi. Il più fesso di questi fa sold out da qualche parte. Citiamo qui solo alcuni quelli che fanno sold out OVUNQUE: Belle and Sebastian, Animal Collective, Fleet Foxes, Flaming Lips, Sufjan Stevens, Ariel Pink, Deerhunter, James Blake, PJ Harvey. Pulp. Paura no? La rappresentanza italiana è affidata solo a A Classic Education. Uno su 150, poteva andare peggio.
Odelay dunque vi saluta per qualche giorno perché andiamo a vedere che roba è, col timore di non voler tornare più a casa, o al contrario di tornarci nauseati da tanta indietudine.

Rico

Nessun commento:

Posta un commento