sabato 6 marzo 2010

Sotto osservazione: Vermillion Sands

C’è poco da osservare. Come anche nel caso dei Record’s di qualche post fa, i Vermillion Sands sono una realtà italiana ormai fatta. Sono trevigiani e suonano garage folk fico con tutti i vezzi del caso: fuzz, synth vecchi, tremoli, organi. Ma non dategli dello stupido revivalismo perchè si incazzerebbero, e a ragione. Lo fareste con i Black Lips?
Canta una lei, la cosciosa Anna Barattin. Finalmente una singer con personalità, cadenza punk slacker dalle riverberazioni totalmente sixties. È grazie ad Anna che i Vermillion spiccano nel mazzo dei garage rockers in maggioranza maschile della Alien Snatch records, etichetta berlinese dedita al genere già in possesso di Mojomatics e ora dei VS e del loro album omonimo. Ricordiamo a proposito che un loro singolo, In the Wood era uscito per Fat Possum, che è una label US moolto grossa!
Rock and roll tutt’altro che ingenuo, suonato da italian garagers che sanno il fatto loro. Da tenere sotto osservazione resta solo lei e le sue grazie. Il resto è da infilare nel cerume delle orecchie.

rico

3 commenti:

  1. Li ho ascoltati tanto e posso solo ringraziarvi! Non sentivo musica suonata così di gusto da tanto!

    AleSici

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  2. grazie per "la cosciosa" mi ha fatto molto ridere!
    Anna

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