martedì 28 settembre 2010

Da scaricare: Andrew Cedermark

Stavo per scrivervi quattro cazzatelle sulla cultura nera (tutto rimandato di poco, non vi preoccupate), quando ho fatto doppio click sulla cartella di Andrew Cedermark, e poi di nuovo doppio click ed è partita la scaletta del suo album. E così invece di parlarvi di beats e rime vi sto a decantare le delizie di chitarre sporche e atmosfere novantine. Tra l'altro in genere riesco ad apprezzre al primo ascolto solo l'hip hop; e in effetti quando andavano forte i My Bloody Valentine io ascoltavo Tupac. Che volete che vi dica, il tipo dei Titus Andronicus ha tirato fuori un disco che nonostante le spigolosità va giù liscio come un bourbon di ottima annata. Se fossi in un serial americano avrei gli alcolisti anonimi alle calcagna.

Brà


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