venerdì 29 ottobre 2010

AGCOM e SIAE annientano le web radio. E noi pronti con la benda nera sull'occhio

Il mostro della SIAE colpisce ancora forte del suo scudo “delinquenziale”, come dice Travaglio. Sono un monopolio, nessuno li controlla, chi li vuole attaccare sono pesci così piccoli che vengono sistematicamente annientati.
Stavolta le vittime sono le web radio, che infatti sono in genere pesci piccoli piccoli - e in genere anche genuini e pieni di entusiasmo, quindi vittime preferite del serial killer chiamato SIAE.
In sintesi: con la nuova normativa proposta da AGCOM una web radio non avrà la possibilità di mettersi in
regola e mandare musica in tranquillità, a meno che non sia disposta a diventare radio commerciale e sborsare 3000 euro l’anno!!! Come dire: stringiamo le maglie della rete e peschiamoli tutti in una botta. Con una mossa del genere la grande maggioranza delle web radio – tra cui la nostra Radio Flo - dovrà passare alla pirateria tout cout, ancora una volta per necessità e non per spirito criminale.
C’è una petizione in rete per bloccare questa nuova legge ancora da approvare..
Leggete tutto qui su firmiamo.it
Per un approfondimento sulle nefandezze della SIAE vi rimandiamo invece a una vecchia puntata di Report, che trovate divisa in pezzi su Youtube. Capirete i meccanismi iniqui di questo relitto di burocrazia fascio-democristiana e tutto il magna magna bunga bunga dei soliti pescicane (artisti, showmen, produttori, discografici, politici) che fanno tutto tra loro spartendosi una pagnotta grande quanto la casa di Albano Carrisi. Felicità.

Rico


4 commenti:

  1. Bella comà... e cmq facciamo i nomi:
    Michele Guardì, all'inferno ti aspetta un bel Comitato!

    brà

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  2. che maiali!! la siae intendo...

    Mattanza

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  3. Ho firmato la petizione su firmiamo.it
    ma dobbiamo essere in tanti per difendere il diritto ad esercitare una passione senza scopi
    di lucro.

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  4. ma un bel dominio offshore non risolve?

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