lunedì 12 luglio 2010

Sound Res sounds good. Fino a prova contraria

Tra tutti gli eventi della zona Sound Res è uno tra i pochi a tenersi alla larga da logiche qualunquiste e quello che più si cimenta con cose intellettuali. Per esempio ha portato nomi ostici eppure storici come Terry Riley e Philip Glass che non sono esattamente dei teen idol, ma compaiono in tutti i manuali di sociologia del rock. Oppure i National, una band indie statunitense di prestigio, chiamata in Puglia in tempi non sospetti. Il loro cerchiobottismo – grazie Tonino di Pietro per aver coniato questa parola così utile! – consiste nel far collaborare questi grandi nomi con dei soggetti e soggettoni locali. È bello immaginare che un giorno non avremo più bisogno di cerchiobottismo, ma va bene.
Per l’edizione 2010 il festival in pratica consiste in un workshop di due giorni e nel concerto finale di Patrick Watson e i suoi Wooden Arms. Chi è Patrick Watson?? Prima di andare sulla pagina wiki fate finta che Anthony sia etero e che sia così appassionato di Nick Drake da assorbirne una parte del timbro, oppure se vi è più facile pensate a Jeff Buckley ma ne avrete un’idea più vaga. Una grande voce folk con un’anima dietro. Dicono che il ragazzo sperimenti con la psichedelia, con John Cage, il minimalismo, le colonne sonore, che usi utensili, padelle, biciclette. Visto e considerato quanto detto cinque post fa (righe 11-15) siamo portati a diffidare. Ma santo youtube ci convince che è tutto vero: l’artista è giovane, bravo e bello. Dunque dove sarà stavolta il tranello? Forse a un passo dall'uscio? Martedì 13 ce lo vediamo in P.zza Falconieri a Monteroni.

rico

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